martedì 26 novembre 2013

RAVIOLI AI CARCIOFI CON POMODORO FRESCO


Il fascino della pasta ripiena fatta in casa è un qualcosa che mi rapisce!! L'idea di creare ad uno ad uno i bocconi ripieni da gustare a pranzo mi riempie di soddisfazione. Era da parecchio tempo che la cucina non ospitava tale lavoro e complice una domenica uggiosa cosa c'è di meglio che coccolarsi con una pasta fresca?

Questa volta la scelta del ripieno è caduta sui carciofi, i primi della stagione che sono andati ad accompagnarsi ad un sugo semplice fatto con pomodoro fresco, gli ultimi della stagione!






Ingredienti



1 dose di pasta fresca all'uovo


ripieno:

2 carciofi

200 gr. di ricotta vaccina ben asciutta
1 uovo
4 cucchiai di olio
1 spicchio d'aglio
1 rametto di prezzemolo
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale e pepe q.b.

Per il sugo di pomodoro:

1 kg. di pomodori rossi da sugo

1 cipollotto fresco
4 cucchiai di olio
sale e pepe q.b.


Per prima cosa preparare la pasta fresca e metterla avvolta in un foglio di pellicola a riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
In una padella che contenga i carciofi tagliati a listarelle sottili,rosolare l'aglio. Appena colorito toglierlo e unire i caciofi rigirandoli nell'olio caldo. Unire poca  acqua e portare a cottura perfetta i carciofi. mettere da parte e far intiepidire. In un mixer frullare i carciofi con metà della ricotta e un po' di prezzemolo tritato, sale e pepe. Mescolare il composto tolto dal mixer con il resto della ricotta, l'uovo e il parmigiano.
Suddividere la sfoglia in tanti pezzi grandi quanto un uovo e tirala con la macchinetta in una sfoglia non troppo sottile. Io ho la macchinetta della Marcato e la tiro al terzultimo numero.
distribuire un cucchiaino abbondante a distanza di due centimetri uno dall'altro lungo ogni striscia di pasta (che stenderemo uno alla volta per non farla seccare), ripiegare la sfoglia sul ripieno, pigiare con il palmo della mano tra un mucchietto e l'altro di ripieno, sigillare i bordi e con una rotella tagliapasta formare i ravioli.






Man mano che saranno pronti disporli su un telo ben infarinato , avendo cura di girarli dopo un po'.
A questo punto prepariamo il sugo.
Cuocere i pomodori a pezzi con olio e cipollotto a fette, con sale e pepe. Cuocere il tutto per 30 minuti , quindi passare tutto anche la cipolla al passa pomodoro.
Scaldare i ravioli e condirli col sugo e abbondante parmigiano.






giovedì 21 novembre 2013

BRIOCHE CORNETTI CON LI.CO.LI. # 2



Questa volta è toccato a lillo il mio licoli che trascuro sempre troppo! Ho una predilezione per "vito" lo devo ammettere! E la mia prima creatura e con lui ho più dimestichezza negli impasti.Ma devo anche ammettere che "lillo" è super!! si lui è più scattante di "vito" ma credo che sia una prerogativa dl lievito in coltura liquida!





Ingredienti

180 g di li.co.li. rinfrescato da massimo 8 ore
200 g di latte
100 g. di burro a temperatura ambiente
250 g. di farina di forza
250 g. di farina 00 proteine 10.5
125 g. di zucchero semolato
1 pizzico di sale
65 g. di tuorli (per me 4)
1 bustina di vanillina


Ho fatto uno pseudorinfresco al licoli alle ore 9 del mattino: a 100 gr. di licoli che stazionava in frigo ho unito, dopo averlo portato a temperatura ambiente, 50 gr. di farina di forza e 50 gr. di acqua a temperatura ambiente.

ore 17:
Dopo aver intiepidito il latte vi ho sciolto il burro e di seguito ho unito lo zucchero sciogliendolo bene a sua volta. Ho unito i tuorli amalgamandoli al latte.
Nella macchina del pane : ho versato nel cestello il composto dei liquidi e di seguito il licoli, le farine mescolate e setacciate, a cui avevo unito sale e vanillina. Ho avviato il programma per pasta che dura 15 minuti. Terminato il programma ho tolto l'impasto dal cestello e adagiato sulla spianatoia infarinata. Ho coperto con un pellicola e poi con un panno pulito e lasciato riposare per 10 minuti. A differenza di come ho fatto per questi cornetti ho diviso l'impasto in due per avere delle brioche più piccole secondo le nostre abitudini a colazione!
ai due panetti ottenuti ho dato di seguito le pieghe a tre o a libro che dir si voglia per due volte, quindi dopo aver formato la palla , le ho pirlate un po' e messe in due ciotole leggermente unte, quindi coperte con pellicola. Dopo 15 minuti ho riposto le ciotole in frigo. 
Le ho lasciate fino al mattino successivo,  le ho messe fuori per farle ambientare e lievitare completamente.
Una volta giunte al raddoppio ho steso due dischi non troppo sottili, tagliato in triangoli come qui , farciti con marmellata e nutella, formati i cornetti e rimessi a lievitare. Prima di infornarli a 180° statico li ho spennellati con tuorlo e latte, cosparsi di granella e cotti fino a doratura.





osservazione:

il giorno dell'impasto ho prelevato una piccola parte di impasto messa a lievitare in forno con lucina accesa dopo averla messa in una ciotola unta come al solito. Dopo 4 ore era raddoppiata. Ho diviso in due, una di 90 gr. e una di 80 gr. con la più grande ho fatto la classica brioche col tuppo e con l'altra una treccia. Messe su leccarda coperta di carta forno, coperte con pellicola . Lasciate fino al mattino. Dopo averle spennellate con tuorlo e latte infornate la mattina ecco il risultato.



direi che si può fare!!

martedì 19 novembre 2013

CALAMARI RIPIENI FRITTI

I calamari ripieni sono tra le preparazioni che più preferisco parlando di prodotti del mare. Ma devo dire che fino allo scorso anno mese di agosto periodo della mia prima vacanza in Grecia, ripieni e fritti non mi avevano mai solleticato la fantasia!! poi in una delle tante cene di quei giorni mi capitano nel piatto 


Al ristorante "Nick fisherman" dell'isola di Kos- Grecia



e davvero quel giorno, al diavolo la dieta, non seppi resistere!! e voi che avreste fatto davanti ad un piatto così?



Al ristorante "NIck fisherman" dell'isola di Kos-Grecia



Ecco perchè, ora che qui da noi è il periodo in cui i calamari si trovano freschissimi , non potevo non riproporli al capitano. Certo le dimensioni non sono le stesse! Da noi di quelli grandi se ne vedono sempre meno. Credo prendano subito una direzione agli antipodi delle bancarelle del mercato al dettaglio giù alla banchina del porto!!
Ma ci accontentiamo

Ingredienti per 5 calamari peso gr. 200

2 cucchiai di feta (formaggio greco )
in sostituzione si possono usare 2 cucchiai di ricotta molto asciutta ma non è la stessa cosa!
2 pomodori ciliegino
2 foglie di menta
1 rametto di prezzemolo
1 pezzetto di cipolla
olio q.b.
sale e pepe q.b.
farina q.b.





Pulire i calamari: togliere gli occhi e il becco, poi con attenzione togliere la testa dal corpo e pulire l'interno del corpo se si vuole eliminare anche l'ossicino, io l'ho lasciato e tolto dopo la cottura.

ho cotto le teste dei calamari:  in una padella antiaderente ho messo la cipolla tritata molto finemente, un po' d'acqua e poco olio. Ho lasciato che la cipolla si cuocesse e l'acqua evaporasse, quindi ho unito le teste dei calamari. Le ho stufate per 5 minuti finchè l'acqua naturale che è uscita dalla loro cottura evaporasse. Salato e pepato. Ho fatto intiepidire e tamponato con carta casa per eliminare un eventuale eccesso di umidità. Quindi le ho tritate finemente. In una ciotola ho sbriciolato la feta, unito pomodori a concassè,  prezzemolo tritato, menta tritata, sale e pepe. Con un sache a poche ho riempito i corpi dei calamari e chiusa l'apertura con uno stuzzicadenti, quindi ho infarinato e fritto in olio profondo.
Ecco come con un boccone si torna indietro con i ricordi!!!

domenica 17 novembre 2013

PROVO LA FROLLA ALL'OLIO MA CON LIEVITO MADRE



Il fatto di avere esubero di pasta madre porta inevitabilmente a superlavoro di cucina forno e fantasia. Purtroppo o per fortuna a questa creatura ci si affeziona e buttarne l'esubero è un colpo al cuore! Poi in questo frangente  che i rinfreschi sono ravvicinati causa panettone , vederlo arzillo ti spinge ancora di più a mettere le mani in pasta. Perchè in queste occasioni si parla di lievito rinfrescato di avanzo, che ,usato nelle due ore seguenti al raddoppio, non ha ancora perso del tutto le sue qualità organolettiche e lievitanti.  E così mi ritrovo a provare la pasta madre nella preparazione di biscotti. Già una volta ci avevo provato ma il risultato non mi era piaciuto e per questo avevo accantonato l'idea. Questa volta invece è andata bene e quindi scrivo il post con soddisfazione e sicurezza.








Ingredienti

200 gr. di lievito madre 
400 gr. di farina 0
100 gr. di olio
2 uova
1 pizzico di sale
1 puntina di bicarbonato
1 cucchiaio di miele
200 gr. di zucchero finissimo

Ho fatto la fontana con la farina, al centro ho messo il lievito a pezzettini, lo zucchero, il miele, le uova un pizzico di sale  e una puntina di bicarbonato. Ho impastato aiutandomi col tarocco e un po' di farina. L'impasto viene piuttosto appiccicoso e bisogna aiutarsi con poca farina. Dargli per tre volte le pieghe a tre aiutandosi sempre con la farina. Mettere l'impasto in ciotola unta, coprire con pellicola e lasciare in forno con lucina accesa per 6 ore. Trascorso il tempo ho prelevato l'impasto e l'ho  diviso in due, una parte l'ho stesa in un rettangolo spesso 1/2 cm sempre cospargendo di farina il piano di lavoro, ho tagliato delle  strisce larghe circa 3 cm e lunghe 30, su alcune ho distribuito  gocce di cioccolato pressandole un po', su altre i cucchiaino di miele o poca marmellata. Ho arrotolato le strisce senza serrarle troppo.






 poi una volta fatte le "girelle" ho spinto un po' dal centro nella parte inferiore e le ho messe su carta forno in teglia da forno. Ho  rimesso a lievitare per 2 ore coprendo con pellicola in forno spento con lucina accesa.
con l'altra parte di impasto ho fatto 2 rotoli con marmellata e alcuni biscotti.
Una volta completata la lievitazione ho infornato a 180° statico fino a cottura dopo aver spennellato con latte la superficie di girelle rotolo e biscotti. Sui biscotti ho cosparso un po' di zucchero di canna ma vengono troppo dolci secondo il mio gusto. Tagliare possibilmente i rotoli il giorno dopo tenendoli avvolti in un canovaccio pulito.



Esperimento riuscito! E il giorno dopo sono più buoni!!

venerdì 15 novembre 2013

CAPUNTI CON TONNO ROSSO



Il tonno è ormai di casa in questa cucina , come le palamite e i tombarelli! Una buona parte l'ho fatto sott'olio ed è la prima volta per me...vedremo a Natale cosa ho combinato!
oggi con l'ultimo bel trancio venite a vedere cosa ho preparato......





Ingredienti

500 gr. pasta fresca tipo capunti
300 gr. di tonno rosso fresco
un trito di :
foglie di un gambo di cuore di sedano
1 pezzetto di cipolla bianca
1 ciuffo di prezzemolo
1 pizzico di origano
2 o 3 aghi di rosmarino
una grattata di buccia di limone
1/2 vasetto di pomodori pelati
una manciata di olive in salamoia
1 cucchiaio di capperi all'aceto
olio evo
uno schizzo di vino bianco
una spolverata di peperoncino
sale e pepe q.b.

Mettere a macerare per 2 ore il tonno tagliato a cubetti con il trito di aromi , un giro d'olio e uno schizzo di vino bianco.
In una padella antiaderente scaldare circa 60 gr. di olio e rosolarvi velocemente i tonno con tutti gli aromi e il condimento. Togliere il tonno dalla padella, far evaporare il restante liquido e versarvi i pomodori, le olive snocciolate , i capperi e il peperoncino.Cuocere per 15 minuti.
Scaldare la pasta e scolarla un minuto prima della cottura. Versarla nella padella del sugo e con qualche mestolo di acqua di cottura della pasta portare a termine la cottura unendo i cubetti di pesce tenuti da parte. Mantecare , spolverare di prezzemolo crudo e pepe, un giro d'olio e servire.





I vasetti sullo sfondo? Il tonno rosso che ho fatto sott'olio  ^_^

martedì 12 novembre 2013

PIADINE


Mi sto attivando per il panettone e certamente urge una prova generale. Vito sta facendo gli straordinari e quando questo accade mi ritrovo inevitabilmente con esubero di pasta madre.

Che non sia mai detto che venga buttata!! Cerco di impiegarla in esperimenti e proposte certe.
Bene questa è perfettamente riuscita. Avevo comprato lo strutto per fare l'erbazzone che poi è sfumato e  quindi ne ho approfittato per preparare le piadine, degne rappresentanti della stessa regione dell'erbazzone!
Stupende!! e non solo, sappiate che una l'ho stesa un po' più sottile a mo' di pizza e l'ho trattata proprio in quanto tale. Risultato? friabile e gustosamente divina!! Peccato non l'abbia fotografata !
Ma pensiamo alle piadine! Esorto chi ha il lievito madre a provarle sia con esubero che con lievito rinfrescato e raddoppiato, non se ne pentirà.
La piadina originale non prevedeva lievito, trascrivo notizie prese da qui:



L'azdora (la reggitrice, donna-padrona della casa da cui dipendeva indiscutibilmente l'organizzazione familiare) preparava l'impasto della piadina con farina, acqua, sale e strutto di maiale (oppure olio per cucinare) ed una volta suddiviso in piccole pagnotte le "tirava" con é s-ciadùr (il matterello) fino ad ottenere dei dischi per poi lasciarle cuocere rapidamente sul testo molto caldo.


Negli anni dove la povertà era pesante si faceva la pjida armescla (la piadina mescolata) che veniva preparata mischiando la farina di granoturco con quella di grano ed era soprannominata la pjida ad furmantoun (la piadina di granoturco) che indicava la piadina della miseria.
La composizione originaria dell'impasto con il passare degli anni ha subito delle trasformazioni e nuovi prodotti hanno sostituito quelli del passato.
Inizialmente era completamente assente la lievitazione poi, verso gli anni trenta, si cominciò ad aggiungere un pizzico di bicarbonato (che aveva l'inconveniente di ingiallire l'impasto) e successivamente prese piede la dose (composta da vari ingredienti e venduta direttamente dai fornai) che eliminò l'ingiallimento.

Torniamo nella mia cucina.....

piadina da 25 cm



piadina da 18 cm




Ingredienti x 6 piadine del diametro di 18 cm o 3 da 25 cm


200 gr. di esubero di l.m.(ma va bene anche lievito rinfrescato e raddoppiato se vi avanza e volete usarlo velocemente)

140 gr. di farina
50 gr. di strutto
60 gr. di acqua
 2 pizzichi di sale

Impastare tutti gli ingredienti e lavorare fino ad ottenere un impasto liscio elastico e morbido ma non appiccicoso. Attenersi alle dosi che sono perfette. Formare una palla e mettere a riposare sullo stesso piano di lavoro coprendo l'impasto prima con pellicola e poi con un panno. 





Lasciamolo così per almeno un'ora. Trascorso il tempo, dividere l'impasto in 6 o 3 parti e formare altrettante palline che faremo riposare coprendole per 10 minuti 




Stendere con il matterello le 6 palline in una sfoglia tonda del diametro approssimativo di 15-18 cm, o le 3 palline in una sfoglia da 25 cm di diametro non farle troppo sottili altrimenti diventano più croccanti.





Mettere a scaldare una padella antiaderente e quando è calda cuocere le piadine ad una ad una, controllando il fuoco e la cottura. Si formeranno delle bolle che avremo cura di schiacciare con una forchetta o cucchiaio senza bucarle.






 girare e finire di cuocere.
Ancora calde farcirle a piacere. Io le ho farcite con gorgonzola cremoso, prosciutto crudo e rucola, stracciatella di fiordilatte, prosciutto crudo e carciofini sott'olio .










domenica 10 novembre 2013

GIRELLE CON ESUBERO DI L.M.


Su fb sono entrata a far parte di un gruppo che si occupa esclusivamente di lievitati con pasta madre. Questa passione mi ha contagiata ! E' ormai il mio antistress e ora che mi sto organizzando per la prova panettone, ho un po' di pasta madre in esubero e per non buttarla ho preso questa golosa ricetta dai file del suddetto gruppo che fa in questo caso riferimento al blog fables de sucre che propone davvero interessanti ricette a base di lievito madre  e non. Ho apportato alcune modifiche per adattarla al mio esubero di pasta madre.
La ricetta originale con lievito madre attivo la trovate qui









Ingredienti

200 gr. di farina 11.5 proteine (medio forte per pizza)
1/2 cucchiaino di miele
1 cucchiaio di olio
55 gr. di latte tiepido
4 gr. di sale
40 gr. di  lievito non rinfrescato
70 gr. di acqua

per il ripieno

50 gr. di speck a dadini
50 gr. di prosciutto cotto a dadini
50 gr. di asiago a dadini


La sera ho sciolto il lievito madre nell'acqua tiepida e fatto stare coperto per 3-4 ore. In una ciotola ho messo la farina fatto un buco al centro e versato olio e lievito. Ho mescolato con un po' della farina, unito miele e sale e il latte . Con una forchetta ho mescolato finchè ho inglobato tutta la farina, quindi trasferito su piano infarinato e lavorato per 10 minuti sbattendo ogni tanto l'impasto sulla spianatoia. lavoravo e ruotavo di 180° l'impasto tenendo sempre sopra la chiusura della lavorazione. Quando ho ottenuto un bell'impasto liscio elastico e morbido al punto giusto (che non si attacca) ho dato per tre volte le pieghe a tre, formata palla e coperto. Dopo quindici minuti ho ripetuto le pieghe, formata palla e coperto, dopo quindici minuti di nuovo pieghe a tre e completato formando una palla con l'impasto che ho trasferito in una  ciotola unta, coperto di pellicola e lasciato al riparo fino al mattino.
Al mattino ho ripreso l'impasto, rovesciato sul piano infarinato e con le mani l'ho steso in un rettangolo stretto e lungo. Ho ridato le pieghe a tre per due volte e lasciato lievitare per un'altra ora. Dopo un'ora sempre con le mani l'ho di nuovo steso in un rettangolo stretto e lungo.  Ho distribuito sopra il ripieno e arrotolato non molto stretto ma con decisione dal lato lungo. Con uno spago da cucina ho tagliato il rotolo in Girelle da 2,5 cm di larghezza e messe in teglia coperta di carta forno. Ho coperto con pellicola e lasciato lievitare di nuovo per 2 ore. Ho acceso il forno a 200° statico e infornato fino a doratura.




mercoledì 6 novembre 2013

PANE SENZA IMPASTO COTTO IN PENTOLA SOLO FARINA INTEGRALE E LI.CO.LI.


Non è certo la prima volta che eseguo il pane senza impasto. Fatto svariate volte , ma sempre con farina per pane o al limite mescolata a semola.
Da un po' di tempo prediligo la farina integrale e quindi mi mancava fare la prova con questa. e allora via!!!










Ingredienti

500 gr. di farina integrale molino Rossetto
190 gr. di lievito in coltura liquida (li.co.li.) rinfrescato
330 gr. di acqua +o-20
1 cucchiaio di olio
13 gr. di sale



Ho rinfrescato il licoli come faccio sempre partendo da 10 gr. e nell'arco della giornata sono arrivata a 190 gr. perchè nell'ultimo rinfresco non vado al raddoppio:
1° rinfresco : 10 gr. di li.co.li , 10 gr. di acqua, 10 gr. di farina di forza
 dopo 6-8 ore
2° rinfresco: i 30 gr. ottenuti , 30 gr. di acqua , 30 gr. di farina di forza
dopo 6-8 ore
3° rinfresco: i 90 gr. ottenuti,50 gr. di acqua , 50 gr. di farina di forza.

I rinfreschi si eseguono sbattendo energicamente con una forchetta o meglio ancora con una frusta elettrica usata a bassa velocità.

In una ciotola ho mescolato la farina, l'acqua e l'olio velocemente con una forchetta o cucchiaio di legno. Ho coperto e fatto riposare per mezz'ora. Avremo un impasto granuloso. Quindi ho sciolto in un paio di cucchiai di acqua tiepida il sale . Trascorsa mezz'ora ho unito all'impasto di farina il licoli, ho inglobato con le mani e unito il sale. Mescolato per bene ,  versato sulla spianatoia, date le pieghe e rimesso  nel contenitore unto d'olio, coperto e dopo 1 ora messo il contenitore nella parte meno fredda del frigo. Ci rimanga almeno dodici ore, meglio 24, massimo 36 ore.
Mettere fuori dal frigo e lasciar acclimatare il contenitore per almeno tre ore, magari mettendolo in forno con lucina accesa o avvolgendolo in una coperta.
Trascorso il tempo cospargere il piano di lavoro con della semola e versarci l'impasto. Avendolo messo in un contenitore unto d'olio l'operazione sarà facilissima e non stresseremo l'impasto. Aiutandosi con le mani e la semola sagomare l'impasto e dargli la forma di un rettangolo stretto parallelamente a noi e lungo perpendicolarmente a noi . Quidi cominciare a dargli una serie di pieghe a tre, sempre aiutandosi con tarocco e semola in quanto l'impasto è molliccio.
Fare e dare pieghe fino a quando sentiremo sotto le mani che l'impasto ha riacquistato forza. Formare una palla, pirlarlo un po' e metterlo a ricrescere in un cesto ricoperto con canovaccio e cosparso di semola.
Dopo tre ore l'impasto l'ho trovato così



A questo punto ho acceso il forno a 220° e messo nel forno pentola e relativo coperchio. Quando il forno è arrivato a temperatura ho preso la pentola ormai rovente e ci ho rovesciato dentro l'impasto lievitato così ceh la parte sotto venisse ora a trovarsi in alto. Rimesso il coperchio ho lasciato a 220° per 20 minuti quindi tolto il coperchio ho proseguito per altri 15 minuti.
A questo punto ho tolto la pagnotta dal tegame, l'ho messa sulla griglia e ho abbassato la temperatura a 180° proseguendo la cottura per altri 35 minuti. spento il forno e lasciato raffreddare in forno, con sportello a fessura (usare un cucchiaio di legno).



L'aspetto è simile ad un panettone ( r devo capire perchè ) ma la bontà è assicurata!!!!




martedì 5 novembre 2013

STRUDEL DI MELE .....ma come?? non lo avevo ancora postato???


Questo dolce piace a tutti a casa e io non ho mai postato la ricetta sul mio blog!!!! Ma me ne sono accorta solo guardando delle belle mele renette al supermercato!! Ma come ? si si me ne sono accorta perchè dopo averle comprate torno a casa e vado sul blogghino per spolverare la memoria sulla ricetta e......non c'èèèè???? 

Subito devo rimediare. Ho in bella mostra nel soggiorno uno strofinaccio comperato millemillanni fa a Cortina D'Ampezzo con su scritta la ricetta....peccato che tra gli ingredienti abbiano sbagliato la dose dell'acqua ahahah che ancora mi ricordo la prima volta che lo feci, invece dell'impasto feci un budino!!!!
Invece fidata è la ricetta che si trova in una dispensa presa seeeempre millemillanni fa da un settimanale dove ci sono tantissime ricette con le mele, ma la pagina dedicata allo strudel è la più unta e sgualcita...indovinare perchè?





Ingredienti

per la pasta:


250 gr. di farina per dolci

1 cucchiaio di olio
1 uovo
1 pizzico di sale
qualche cucchiaio di acqua, circa 80 grammi

per il ripieno:

1 chilo di mele
50 gr. di uvetta
40 gr. di pinoli
50 gr. di zucchero
60 gr. di burro
2 cucchiai colmi di pangrattato
1/2 bicchiere di rum o grappa
scorza grattugiata di mezzo limone
1 pizzico di cannella

e inoltre

burro per spennellare

zucchero a velo


Mettere sul fuoco una pentola di acqua e portarla ad ebollizione. Deve essere della misura giusta per poterla poi mettere capovolta sul panetto di impasto per lo strudel.

Preparare innanzitutto la pasta: fare la fontana e mettere al centro l'olio, l'uovo e un pizzico di sale. Cominciare ad impastare e aggiungere l'acqua tiepida fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico non troppo duro. metterlo a riposare per mezz'ora sotto la pentola bollente asciugata.




Nel frattempo preparare il ripieno: mettere a bagno l'uvetta in acqua tiepida, sbucciare le mele privarle del torsolo e tagliarle molto sottili spruzzandole con poco rum o grappa e se si vuole succo di limone, unire 2 cucchiai di zucchero e mescolare. Con una noce di burro far tostare il pane grattugiato. Grattugiare la scorza dl limone e mescolarla al resto dello zucchero unendo anche un po' di cannella in polvere.
Ora prendere una tovaglia pulita, spolverarla per bene di farina e cominciare a stendere la pasta fino ad avere un ovale molto sottile.
Spennellare con il restante burro sciolto e cospargere sull'ovale il pangrattato fritto. Distribuire le mele, l'uvetta strizzata, i pinoli e spolverare con lo zucchero aromatizzato.
Ora aiutandosi con la tovaglia arrotolare la preparazione e formare un salsicciotto con la chiusura in alto.
Trasferirlo delicatamente sulla leccarda del forno coperta con un foglio di carta forno facendo lo scivolare dalla tovaglia in modo che la chiusura dello strudel si trovi ora sotto. Spennellare con burro fuso e infornare a 180° modalità statico per circa 50 minuti.





Gustare tiepido o freddo dopo averlo cosparso con zucchero a velo vanigliato.



lunedì 4 novembre 2013

RISOTTO ALLA ZUCCA CON SCAMORZA AFFUMICATA E GOCCE DI BALSAMICO

Lasciatemelo dire : finalmente è tornata la stagione delle zucche!! io la amo in modo particolare per il suo colore che porta allegria e per il suo bassissimo contributo calorico , solo 15 Kcl per 100 gr. di prodotto e per questo mi ha fatto tanto compagnia!!! ^_^ ciò è dovuto alla  grande quantità di acqua che ne costituisce più del 90 %. Ricca di caroteni e sali minerali primo tra tutti il potassio senza dimenticare il fosforo e il calcio. Insomma definiamola pure una miniera d'oro per la cucina e la salute. Tranquillamente in cucina da sola è in grado di riempire un intero menù  dall'antipasto al dolce!
Ammetto che qui da me il modo che preferiscono e quello risottato come questo profumato di affumicato e con la leggera nota acidula data dall'aceto balsamico. Di risotti con la scamorza affumicata ne avevo già proposto qui


Ingredienti


500 g. di zucca (peso lordo)

320 g. di riso carnaroli
50 g. di olio
una noce di burro
brodo vegetale (o anche di carne leggero)
1 piccola cipolla
qualche ago di rosmarino
1/4 di scamorza affumicata
sale e pepe q.b.
gocce di aceto balsamico
parmigiano q.b.



Zucca: proprietà ed da sola è in grado di comporre un intero menù dall'antipasto al dolc







Prepariamo un brodo vegetale con sedano cipolla carota e pomodoro (per favore non usiamo il dado!!), oppure se abbiamo un brodo di carne avanzato ancora meglio ma allunghiamolo con un po' d'acqua per alleggerirlo.

Ammorbidire la cipolla con olio e un po' d'acqua. Mentre questo avviene , sbucciare la zucca, privarla dei filamenti centrali e tagliarla a tocchetti. Unire alla cipolla insieme a qualche ago di rosmarino e rosolare leggermente. Lasciar cuocere per 10 minuti. A metà cottura della zucca aggiungere il riso, girarlo per qualche minuto e quindi cominciare ad unire brodo come si fa per un classico risotto. Mentre il riso cuoce tagliare la scamorza affumicata in fettine sottili calcolandone due per porzione e il resto a piccoli cubetti. Quando il risotto sarà ormai pronto e a fuoco spento  mantecare con una noce di burro, qualche cucchiaio di formaggio parmigiano e i cubetti di scamorza. regolare si sale e pepe. mettere il risotto nei piatti, spolverare con poco parmigiano e decorare con la scamorza affumicata tagliata sottilissima che a contatto con il riso bollente si scioglierà . Finire i piatti con qualche goccia di aceto balsamico.